Il Clima: La Puglia vanta un meraviglioso clima mediterraneo che la rende una meta di vacanza ideale per la maggior parte dell'anno.
La primavera arriva presto ed è generalmente calda e soleggiata, con temperature in aumento fino a 20°C già in aprile.
L'estate è lunga, calda e secca e dura da fine maggio a fine settembre. Le temperature aumentano di norma intorno ai 30-35°C in luglio e agosto. Il mare si riscalda meravigliosamente rendendo il nuoto e la balneazione molto piacevoli.
L'autunno arriva tra ottobre e novembre con il clima che rimane caldo sopra i 20°C consentendo ancora la balneazione.
I mesi invernali possono essere un po 'piovosi, ma con temperature medie miti intorno ai 10-15 ° C.
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Geografia
La Puglia è il tacco dello stivale d’Italia e la sua splendida costa è costituita da alcune delle più belle spiagge di sabbia e mare azzurro d’Italia.
A nord si trova la penisola del Gargano, che è l'unica zona montuosa della regione. Da lì, una vasta pianura tappezzata di ulivi e vigneti si estende fino alla Valle d'Itria, con alcune graziose città come Locorotondo, Alberobello e Ostuni, città bianca che segna la fine della Valle d'Itria, e l'inizio della pianura salentina, che prosegue fino a Santa Maria di Leuca, estremità meridionale della Puglia. Passando ad est dalla graziosa Otranto, oppure ad ovest dalla "Perla dello ionio" Gallipoli.
Grazie al suo territorio pianeggiante, la Puglia è sempre stata una regione agricola, che produce il miglior olio d’oliva d’Italia, e poi vino, pomodori, carciofi, melanzane, grano senza dimenticare il famoso "Pasticciotto"; tutto ciò vi permetterà di gustare il sapore della vera cucina mediterranea. Anche la pesca è una parte importante dell’economia e il pesce un'importante componente della dieta locale. A soli 70 km da Otranto c’è l’Albania e il nord della Grecia, ad ovest il golfo di Taranto ospita dei meravigliosi delfini che potrete incontrare con le nostre escursioni. A sud vi attende la bellissima Castro con le sue grotte marine e le insenature rocciose a picco sul mare.
In Puglia, ma soprattutto nel Salento si è sempre vicini al mare, proprio per questo sono presenti la maggior parte degli sport acquatici. Le spiagge e le sue acque trasparenti, la rendono la seconda destinazione mondiale (fonte: National Geographic e Lonely Planet) di vacanza non solo per gli italiani, ma anche per un numero sempre crescente di visitatori stranieri.
La Puglia ha una popolazione di circa 8 milioni di abitanti, ma meno di un quarto vivono nelle grandi città della regione: Bari, Taranto, Foggia, Brindisi e Lecce. Una statistica che conferma la vita in tante piccole comunità, ricche di un artigianato locale fiorente e di prodotti tipici che rispecchiano il territorio.
Cenni storici della puglia
Studi e ricerche effettuati negli ultimi anni, hanno rivelato che il Salento era abitato già nel Paleolitico medio (circa 80.000 anni fa). Un'importante scoperta archeologica riguarda alcune statue ossee rinvenute nella Grotta delle Veneri presso Parabita, le quali dimostrano l'esistenza già 20.000 anni fa di culti riguardanti la fertilità; i ritrovamenti della Grotta delle Mura a Monopoli dimostrano la presenza di abitanti già nel Musteriano (Paleolitico Medio). Probabilmente si trattava di ominidi appartenenti alla specie uomo di Neanderthal, mentre quella dell'homo Sapiens si sarebbe diffusa nel Paleolitico superiore (Periodo risalente a circa 35.000 anni fa). Testimonianza notevole dei "primi pugliesi" è rappresentata da Delia, un'ominide donna vissuta 25.000 anni fa scoperta ad Ostuni. Numerosi nella regione i graffiti come quelli della Grotta Romanelli, presso Castro, e della Grotta dei Cervi, presso Porto Badisco. Recenti scavi effettuati a Roca Vecchia hanno inoltre evidenziato un imponente sistema di fortificazioni risalente all'età del bronzo (XV-XI secolo a.C.). Nella stessa area si trova un altro sito archeologico importante: la grotta della Poesia piccola, riscoperta dagli archeologi nel 1983; essa si sviluppa circolarmente su una superficie di 600 m2. e reca numerosissime iscrizioni votive, talvolta sovrapposte, di epoche e civiltà differenti, che risalgono al VIII-II secolo a.C. Altre importanti testimonianze ancestrali sono rappresentate da alcune costruzioni megalitiche, soprattutto nel Salento, come i dolmen, menhir e specchie.
La penisola salentina, dai greci anticamente chiamata Messapia (cioè "Terra fra due mari"), era abitata dai Messapi, popolazione di origine illirica o egeo-anatolica. Le città principali, oggi ricordate come dodecapoli messapica per assimilazione con la dodecapoli etrusca, erano in realtà almeno 13: Alytia (Alezio), Ozan (Ugento), Brention/Brentesion (Brindisi), Hyretum/Veretum (Vereto), Hodrum/Idruntum (Otranto), Kaìlia (Ceglie Messapica), Manduria, Mesania (Mesagne), Neriton (Nardò), Orra (Oria), Cavallino (non si hanno notizie certe del nome antico), Thuria Sallentina (Roca Vecchia) e, ai limiti settentrionali della penisola, l'importante città di Egnazia. Capitolo a parte per Taranto, importantissimo porto della Magna Grecia, la cui fondazione è datata tradizionalmente 706 a.C. in seguito al trasferimento di alcuni coloni Spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali.
I Romani, conquistarono la regione nel corso delle guerre contro i Sanniti e contro Pirro tra il IV e il III secolo a.C., e ben presto si accorsero della posizione strategica della regione che, con il porto di Brindisi, rappresentava la via per la conquista dei Balcani e della Grecia. Con la conquista romana, avvenuta tra il 269 a.C. e il 267 a.C., Lecce latinizzò il suo nome in Lupiae, la città conobbe un periodo di notevole magnificenza sotto la guida dell'Imperatore Marco Aurelio, e venne arricchita di un teatro e di un anfiteatro e collegata al Porto Adriano (oggi San Cataldo). Il Salento fu particolarmente colpito durante la guerra bizantino-gotica (535 - 553), voluta dall'Imperatore d'Oriente Giustiniano per riconquistare le terre occidentali un tempo appartenute a Roma, ma anche qui ben presto si affermò la dominazione bizantina.
Brindisi era stata distrutta nel 674 dai Longobardi di Benevento guidati da Romualdo, e nel IX secolo fu sede, nel sito di Torre Guaceto, di un campo trincerato saraceno. Bari fu conquistata nell'870 dai Bizantini e divenne il maggior centro politico, militare e commerciale dell'Impero romano d'Oriente, in Italia. L'impero bizantino, favorì l'immigrazione di bizantini, in particolare nel sud del Salento, per ripopolare una zona considerata strategica. Le tracce di quell'antica migrazione sopravvivono tutt'oggi nell'isola linguistica della Grecìa salentina, dove si parla una lingua direttamente imparentata al greco, il "grìco".
Il 9 maggio 1087, arrivarono a Bari le reliquie di San Nicola, vescovo di Myra, trafugate da marinai baresi. Papa Urbano II, nel 1089, raggiunse la città per consacrare la cripta della basilica e per deporre le reliquie del santo. Incominciò così l'afflusso di pellegrini da ogni parte del mondo. Nello stesso anno, cominciò la costruzione della Basilica di San Nicola che verrà portata a termine nel 1197. Sin dalle prime Crociate, la Puglia ed in particolare il porto di Brindisi, divenne il luogo principale di imbarco verso l'Oriente per i numerosi cavalieri e pellegrini diretti in Terra Santa.
Intorno al 1380, Raimondo Orsini Del Balzo ritornò dall'Oriente ed occupò alcune terre appartenenti al padre Nicola Orsini. Alleandosi con Luigi I d'Angiò, riuscì ad ottenere i beni che gli spettavano per eredità, e sempre su consiglio dell'angioino, sposò nel 1384 la Contessa di Lecce Maria d'Enghien. Con questo matrimonio, diventò uno dei più potenti feudatari del Mezzogiorno.
Il 28 luglio 1480 apparve all'orizzonte di Otranto una flotta di 150 imbarcazioni con circa 18.000 uomini, Otranto in quell'anno contava non più 6.000 abitanti. Rifiutata la resa gli otrantini opposero un'eroica resistenza, ma lo squilibrio delle forze si palesò l'11 agosto quando dopo aver distrutto l'apparato difensivo del Castello Aragonese entrarono nella città. Il giorno dopo circa 800 otrantini che avevano negato la loro conversione all'islam furono massacrati sul colle della Minerva. Il 10 settembre 1481 dopo un violentissimo attacco da parte degli Aragonesi alleati con gli stati italiani, i turchi si arresero e restituirono la città ormai ridotta ad un cumulo di macerie e nella quale erano sopravvissuti solo 300 cristiani.
Fu questo l'episodio più eclatante di una lunga serie di assalti turchi che si fecero particolarmente intensi nel XVI secolo. Nello stesso periodo si diede il via alla costruzione di moltissime strutture religiose e iniziò una fiorente attività artistica fra XVI e XVIII secolo, che fece di Lecce uno dei centri più significativi del barocco.
Nel 1734 la Puglia, con la famosa battaglia di Bitonto passò, insieme al resto del Regno di Napoli dagli Asburgo ai Borboni. Con la dominazione borbonica durante il XVIII secolo, si ebbe un periodo di crescita economica attraverso la costruzione di nuove strade e lo sviluppo dei porti. Nel 1906 con il Governo di Giovanni Giolitti fu realizzato il mastodontico Acquedotto Pugliese, il più grande acquedotto d'Europa, che permise all'intera Puglia di rimediare allo storico problema della penuria di acqua. Nel 1913, il primo maggio, ad Andria viene indetta dalle classi operaie la Festa del Lavoro. Nel corso della seconda guerra mondiale, il porto di Taranto fu teatro della tristemente nota "notte di Taranto" con la distruzione di gran parte della flotta militare italiana di stanza a Taranto. Dopo la destituzione di Mussolini e l'armistizio dell'8 settembre 1943, la famiglia reale e il governo Badoglio si trasferirono a Brindisi, che quindi divenne capitale del Regno d'Italia a partire dal 10 settembre 1943 fino all'11 febbraio 1944.
Attualmente l'economia punta molto sulle peculiarità del territorio in funzione del turismo, soprattutto nella zona di Lecce, grazie al Salento, e di Foggia, grazie al Gargano ed al turismo religioso di San Giovanni Rotondo. Cresce di anno in anno l’interesse per le caratteristiche culturali ed enogastronomiche insieme alle bellezze paesaggistiche e balneari. La sua posizione strategica nel mediterraneo ha reso questa regione terreno fertile per la colonizzazione, ma ogni conquistatore ha lasciato in eredità il suo patrimonio culturale, architettonico e gastronomico, rendendo questo territorio tra i più attraenti d’Italia come dimostra il notevole incremento negli ultimi anni, dell'afflusso turistico nella penisola salentina.