Nell'immaginario comune, il Salento è una terra associata al mare, al sole e a tutto ciò che è riporta alla mente l'estate, al clima caldo, alle giornate soleggiate. Eppure, in tempi antichi, nel Salento c’era una tradizione legata alla neve e al ghiaccio. Nelle campagne salentine ancora oggi sono visibili le antiche neviere, a cui erano legate tradizioni ormai in disuso.
Origine delle Neviere
In passato, il Salento, come del resto l'intera Europa, è stato interessato da un piccolo fenomeno climatico, definito piccola Età Glaciale. Questa fase climatica ha preso inizio dalla prima metà del 1500 e si è protratto fino alla prima metà del 1800. Tale fenomeno ha portato ad un forte abbassamento delle temperature medie stagionali.
A testimoniare questo evento, un po' ovunque nella penisola salentina, si trova la presenza di tipiche costruzioni, chiamate neviere. Questi caratteristici assemblaggi erano utilizzati dai contadini per conservare la neve, affinché non si sciogliesse. Conservare la neve, in un'epoca in cui la tecnologia delle celle frigorifere era impensabile, era un'attività essenziale, grazie alla quale si poteva mantenere più a lungo la freschezza dei cibi o dei medicinali. Alcune neviere si sono conservate meglio di altre e per coloro che visitano il Salento, una visita alle neviere potrebbe rappresentare una singolare escursione culturale.
Neviere, dove trovarle
Nella campagna di Poggiardo vi è un esempio davvero ben conservato di neviera, la quale in dialetto locale è soprannominata "puddaru Neviere". Questa costruzione ha base circolare ed ha una forma che ricorda quella di una campana. Il materiale impiegato per la costruzione è essenzialmente pietra a secco, e il nome di questa neviera deriva dalla parola pollaio, in quanto questa tipologia di struttura trovava anche un ulteriore impiego come luogo d'allevamento per il pollame.
Un'altra neviera molto grande e famosa nel salentino si trova a Lequille. Inoltre a testimoniare le abbondanti nevicate e la relativa conservazione della neve, vi sono i graffiti incisi proprio al loro interno. Nonostante gli eventi nevosi fossero più frequenti, non bastavano comunque a coprire il crescente fabbisogno di ghiaccio.
Il Salento, però, è ricco di luoghi che recano la presenza di neviere. Oggi, alcune di queste sono ancora visibili e visitabili nella zona di Matino, Tricase, Casarano, Lequile, Neviano e Corigliano. Neviere ancora più antiche sono nelle località di Alessano e Supersano. Cutrofiano, invece, ospita diverse neviere presso la masseria che reca il tipico nome di Nevera.
Spesso nei pressi delle neviere, le persone erano solite costruire delle piccole edicole votive o addirittura non era insolito che l'intera comunità dedicasse delle vere e proprie chiesette votate alla Vergine Maria. Così in numerose località si è sviluppato il culto per la Madonna della neve.
Fonte Immagine: www.fondazioneterradotranto.it